Centro visite di Erto - Erto E Casso, Provincia di Pordenone

Assolutamente Ecco una presentazione del Centro Visite di Erto, redatta con cura e nel rispetto delle linee guida fornite:

Centro Visite di Erto: Un Viaggio nel Cuore della Storia e della Memoria

Il Centro Visite di Erto rappresenta un punto di riferimento fondamentale per chi desidera approfondire la complessa e tragica storia del Vajont. Situato in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza, questo centro offre un'esperienza immersiva che va ben oltre la semplice esposizione di reperti. Si tratta di un luogo dove la memoria, la ricerca storica e la valorizzazione del territorio si incontrano per creare un racconto toccante e coinvolgente.

Posizione e Contatti

L'indirizzo preciso del Centro Visite è: Piazzale del Ritorno, 3, 33080 Erto E Casso PN, Italia. Per qualsiasi informazione o chiarimento, è possibile contattare il numero di telefono: 042787333. La sito web ufficiale, facilmente raggiungibile tramite questo link: parcodolomitifriulane.it, offre un'ampia panoramica sulle attività e le iniziative promosse dal parco.

Specialità e Servizi Offerti

Il Centro Visite di Erto è un vero e proprio centro informativo turistico, dedicato principalmente alla storia del Vajont. La sua offerta si articola attorno a:

Esposizione permanente: Un percorso espositivo che ricostruisce la genesi della diga, le vicende che portarono alla tragedia, l'evento stesso e le conseguenti battaglie legali. Si tratta di un viaggio nel tempo, arricchito da fotografie d'epoca, documenti originali e oggetti che testimoniano la vita quotidiana della comunità locale prima della catastrofe.
Sala Sensoriale: Un'esperienza unica e suggestiva, che riproduce attraverso suoni e movimenti l'impressione dell'onda anomala che si abbatté sul Vajont, offrendo una comprensione più profonda e intensa della portata del disastro.
* Accessibilità: Il centro è progettato per garantire l'accessibilità a tutti, con un ingresso e un parcheggio accessibili in sedia a rotelle. È inoltre un luogo ideale per le famiglie, grazie all'adeguatezza degli spazi e delle attività per i bambini.

Cosa Aspettarsi: Caratteristiche e Dettagli

Il centro si distingue per l’approccio narrativo che utilizza diversi media per comunicare la storia. Si tratta di un luogo dove si possono ammirare testimonianze dirette, ricostruzioni dettagliate e opere d’arte che raffigurano gli eventi cruciali. L'ambiente è curato nei minimi dettagli, creando un'atmosfera di rispetto e riflessione.

La struttura, immersa nel paesaggio dolomitico, offre una vista mozzafiato sul Vajont. La sua posizione strategica permette di comprendere appieno l'importanza del luogo nella storia italiana.

Feedback e Valutazione

Il Centro Visite di Erto gode di ottime recensioni online. La media delle opinioni su Google My Business è di ben 4.6/5, testimonianza della qualità dell'esperienza offerta. Molti visitatori sottolineano la cura e l'attenzione con cui viene presentata la storia del Vajont, apprezzando la ricchezza delle testimonianze e la capacità di emozionare. La sala sensoriale, in particolare, è spesso definita un momento indimenticabile.

Raccomandazione Finale:

Per una visita completa e per accedere a informazioni aggiornate sulle mostre temporanee, gli eventi e le iniziative organizzate, vi invitiamo a consultare il sito web ufficiale: parcodolomitifriulane.it. Non perdete l'occasione di scoprire un luogo ricco di storia, memoria e bellezza.

👍 Recensioni di Centro visite di Erto

Arch. F. C.

5/5

Il Centro Visite di Erto racconta con cura e attenzione i fanti antecedenti e successivi alla tragedia della Diga del Vajont. Il museo raccoglie fotografie, racconti, documenti e oggetti che permettono di ricostruire usi, costumi e tradizioni del luogo prima e durante la costruzione della diga passando poi, ovviamente, dalla catastrofe, fino al lungo percorso legale istituito in seguito al tragico evento. Interessante la sala sensoriale che permette di vivere l'esperienza del flusso d'aria e del suono assordante che hanno accompagnato l'onda devastante. Vivamente consigliato.

Valentina C.

5/5

Un'esperienza da pelle d'oca a 360°. Da fare assolutamente, ma dopo aver effettuato la visita guidata alla diga.

Enrico M.

5/5

centro visite realmente interessante. visitato con guida, direttamente dal vajont è un luogo carico di storia, fotografie d'epoca, racconti, testimonianze e modelli orografici per far capire al meglio l'entità della tragedia. la visita con guida comprendeva anche la visita al paese di Erto.

LIU B.

3/5

Luogo di triste nemoria.. CI siamo stati per il simposio d arte in paese Erto Molto bello..peccato non abbiamo potuto parlare con Mauro (se la tirava un pochino...)Riguardo questo luogo siamo stati spiazzati...i compiuter non funzionavano quelli che funzionavano c è stato detto dalla signora che era solo per le scolaresche...tante foto ... Allora chiedo perché fare pagare l entrata?Mi dispiace molto fare q.recensione ma è la verità C que Erto ...paesino squisito mangiato bene e...torneremo

Marco E.

5/5

In questo stabile nel come di Erto oltre a tutte le foto che ricordano la tragedia del Vajont, c'è anche una stanza multimediale/interattiva che ripercorre quei tragici momenti, con effetti come il tremolio del pavimento e il vento prima dell'arrivo della forte e devastante inondazione. Consigliato

Eros M.

5/5

Consiglio vivamente di andarci.
È la continuazione del museo di Longarone nella parte più tecnica per quel che riguarda la diga.
Secondo il mio aspetto visto che prima ho visitato Longarone.

Mara G.

4/5

Mostra ricca di testimonianze e ben organizzata. Da visitare sicuramente per conoscere meglio l'entità della tragedia che ha colpito la valle!!

Pasquale B.

5/5

Indispensabile approfondimento a completamento della visita guidata alla diga del Vajont. Le foto storiche del prima e del dopo, i documenti, le lettere, le testimonianze, i pannelli esplicativi grafici, il plastico e le immagini tridimensionali danno ulteriore valore aggiunto alla visita e inducono a riflettere profondamente su quanto sia attuale il tema sulle conseguenze del mancato rispetto ambientale in nome del progresso. Un sentito ringraziamento agli organizzatori e curatori